ROMA - Nella seduta del 13 febbraio 2024 le Commissioni riunite I e V della Camera dei deputati – nel corso dell’esame del disegno di legge di conversione del dl. n. 215/2023 “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi” – hanno approvato all’unanimità (con parere favorevole del Governo e dei relatori) una proposta emendativa (presentata in eguale testo da tutte le forze politiche presenti nelle Commissioni) che proroga al 1° gennaio 2025 l’entrata in vigore del regime Iva (da “esclusa” a “esente”) per gli enti non commerciali.
Viene così superata la scadenza del 1° luglio 2024 che, in ragione di una procedura di infrazione avviata dalla Commissione UE dal 2010, prevede che siano attratte nel nuovo regime di esenzione Iva tutte le prestazioni di servizi e cessioni di beni resi a fronte di corrispettivi specifici nei confronti di soci, associati o partecipanti.
Tale nuovo regime, cadendo a metà del periodo di imposta (1° luglio 2024), avrebbe certamente penalizzato le realtà associative più piccole alle prese con i maggiori oneri e adempimenti da essa derivanti.
Il disegno di legge in questione – il cui esame nelle Commissioni riunite si è concluso il 14 febbraio 2024 – è attualmente all’esame dell’Assemblea della Camera dei deputati, al termine del quale seguirà l’esame da parte del Senato per l’approvazione finale e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale ai fini della sua entrata in vigore.
*di Chiara Meoli