ASCOLI PICENO - A due anni dai drammatici eventi sismici che hanno sconvolto l’Appennino centrale, quale il modello di sviluppo pensato per le aree interne? Chi decide del futuro delle comunità colpite?
Venerdì 18 gennaio 2019, ad Ascoli Piceno, presso la Bottega del Terzo Settore, Corso Trento e Trieste 18, ore 17.00, si terrà l’incontro pubblico “Dopo il terremoto il cemento”, promosso dal gruppo di ricerca “Emidio di Treviri” e dall’Ecomuseo del MonteCeresa. Al centro del dibattito il tema dei fondi per lo sviluppo del post-terremoto e dell’implementazione di grandi opere come il QuakeLab Center Vettore, un grande centro tecnologico progettato ai piedi del Monte dell’Ascensione nel comune di Venarotta (AP). Un’opera caratterizzata da notevoli stanziamenti economici (circa 20 milioni di euro, tutti pubblici), e che nonostante sia già recepita in regione Marche, non è stata ancora discussa con le comunità interessate.
Interverranno al dibattito il prof. Paolo Berdini, urbanista, ex assessore Roma Capitale; Paolo Piacentini, presidente Federtrek, autore del libro Appennino atto d’amore; Francesca Pulcini, presidente regionale Legambiente e Davide Olori, Ecomuseo Monteceresa e i ricercatori del collettivo Emidio di Treviri.
Lo scorso 18 Dicembre, la Regione Marche ha approvato il Patto per lo Sviluppo, un piano volto a definire le linee di intervento che guideranno il processo di sviluppo per i territori colpiti dal sisma. Il patto, redatto dall'Istituto Adriano Olivetti - ISTAO, coordinerà l’assegnazione dei fondi strutturali pubblici. La proposta di ambientalisti, studiosi e attivisti a sindaci, istituzioni locali e associazioni del territorio sarà ripensare alla modalità di assegnazione dei fondi per la montagna picena: non grandi opere, cementificazione e modelli di sviluppo nati vecchi, ma piccoli interventi di ricucitura per il territorio ferito dal sisma.
L’evento è a carattere pubblico ed è invitata la cittadinanza.
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