ANCONA - Perché sensibilizzare i cittadini?. Tutti i vestiti disponibili all’emporio del vestiario sono donati
dalla cittadinanza. Il desiderio della Caritas è collegare il gesto del conferimento dei vestiti al senso e al valore del dono, come testimonianza di fraternità e di condivisione; dono come gesto spontaneo, opportunità di relazione con i poveri e con i bisognosi della nostra Comunità e non come elargizione del superfluo o dell’inutilizzato. L’auspicio è che il cittadino doni un vestito che, altrimenti, sarebbe potuto essere un regalo per un amico o un parente, perché chi riceve quel vestito è una persona con una sua dignità. Chiediamo quindi che ad essere donati siano i vestiti in buono stato: non capi bucati, macchiati, lisi o rattoppati, maglioni infeltriti, vestiti strappati o tagliati o per le persone anziane. Vorremmo che la Comunità locale si prendesse cura delle persone più fragili non con uno “svuota armadi” ma attraverso un senso di partecipazione e di cura della dignità del dono e di chi lo riceve. Il nostro consiglio è di tel in sede (071201512) per capire le necessità e rispettare giorni e orari per le donazioni. La campagna prevede la presenza, per un mese, di alcuni manifesti pubblicitari affissi per la città, alle pensiline e nei bus oltre che dei flyer distribuiti per negozi e attività commerciali. Per l’occasione tre figuranti di etnie diverse hanno indossato abiti creati per l’occasione con sacchi per la spazzatura.
L’iniziativa è promossa dall'Emporio del vestire solidale "Vestilbene" nato 6 mesi fa ad Ancona, Via Francesco Podesti, 10 Ancona su iniziativa di Caritas.