ANCONA - "Dai la precedenza alla donazione". Con questo slogan, è in partenza la nuova campagna promozionale per la donazione di sangue, rivolta ai giovani, promossa dall'Avis Marche in tutta la regione, con il sostegno del Dirmt (Dipartimento Regionale Interaziendale di Medicina Trasfusionale).
L'obiettivo è entrare sempre più in contatto con i giovanissimi, attraverso nuovi canali e in percorsi di sensibilizzazione che si intrecciano con il quotidiano, rinnovando la mission dell'associazione nella promozione della cultura del dono e della solidarietà. Ecco dunque che la formula di quest'anno, grazie all'impegno delle tante sezioni comunali Avis, punta al coinvolgimento delle scuole guida della regione, per raggiungere i neo-diciottenni e proporre loro un messaggio che unisce il concetto di dono a quello di sicurezza stradale in un connubio straordinario: salvare vite.
Le motivazioni, il percorso e i mezzi coinvolti nella campagna sono stati presentati nei giorni scorsi, nel corso di un incontro alla sede Avis di Ancona, con gli interventi di Massimo Lauri, Presidente Avis Marche, Daniela Spadini, Direttrice del Dirmt, Giovanna Salvoni, Direttrice del Centro Regionale Sangue e Rino Santomo, dell'agenzia di comunicazione Dam.co, che ha curato il progetto.
Oggi nelle Marche l'Avis è presente con 138 sezioni comunali e conta circa 56.000 donatori, che nel 2018 hanno fornito al sistema salute oltre 105.000 donazioni (tra sangue intero, plasma e piastrine). Numeri che pongono la regione ai primi posti sul piano nazionale, per rapporto tra donazioni, donatori e popolazione e per il plasma inviato alla trasformazione in farmaci; risultati positivi evidenziati dallo stesso presidente Massimo Lauri "Negli ultimi anni le donazioni totali hanno sempre garantito l'autosufficienza e ci hanno permesso anche di contribuire all'autosufficienza nazionale, tanto che mille unità donate sono andate in aiuto di altre regioni che erano in difficoltà".
La questione cruciale resta comunque accrescere la base donatori giovani, come hanno spiegato le responsabili di Dirmt e Centro regionale sangue, sia perché la fascia d'età compresa fra i 18 e i 25 anni è la più carente per numero di donazioni, sia perché in quanto giovani, possono essere donatori per il più lungo periodo possibile, e, non da ultimo, perchè diventare donatori rappresenta anche un modo per monitorare la propria salute, grazie ai controlli sul sangue.
La campagna viaggerà su molteplici strumenti: manifesti, locandine ed espositori con cartoline nelle scuole guida aderenti, nelel sedi Avis, nei centri trasfusionali, nei centri di raccolta sangue; spot radiofonici, social network. E c'è anche un gadget - un auricolare bluetooth wireless, in linea con la campagna - che sarà consegnato ai giovani in occasione della prima donazione.
Alla presentazione ha preso parte anche Fabio Sturani, caposegreteria del presidente regionale Ceriscioli, evidenziando il ruolo dell'associazione "una delle eccellenze della regione", la capacità organizzativa e i risultati raggiunti in sinergia con il Dirmt.