JESI (An) - Un doposcuola per bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche, aggregazione giovanile ed espressione creativa attraverso la musica, attività per l'integrazione e il sostegno delle fasce più vulnerabili e per l'educazione alla salute, uno sportello al servizio del volontariato.
Tutto questo sarà possibile in alcuni locali ferroviari della stazione di Jesi, che rimasti vuoti e inutilizzati per anni, avranno una "seconda vita" con destinazione d'uso solidale, grazie all'iniziativa di alcune associazioni con il CSV Marche e alla disponibilità di Rfi. I nuovi spazi, ribattezzati non a caso "Binario volontario", sono stati inaugurati sabato alla presenza, tra gli altri, del presidente CSV Marche Simone Bucchi e del Direttore nazionale di CSVnet Roberto Museo, delle associazioni e i volontari, dei rappresentanti di Rfi Direzione territoriale di Ancona Alessandra Giglio e Giorgio Gregorini, del Consigliere della Regione Marche Enzo Giancarli, dell'assessore comunale Paola Lenti, del presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi, e del vescovo di Jesi mons. Gerardo Rocconi.
Non solo il tradizionale taglio del nastro con benedizione e poi la visita all'interno, ma una vera e propria festa di comunità, con tanto di musica live nel piazzale della stazione, a suggellare il traguardo di un percorso alquanto lungo e articolato, che per il CSV Marche è stato seguìto in prima persona dal tesoriere Mario Argentati
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Nell'ambito del protocollo nazionale "Volontariato in stazione" firmato infatti nel 2013 da CSVnet, Ferrovie dello stato e Rete ferroviaria italiana per destinare a progetti di solidarietà spazi impresenziati delle stazioni, a fine 2014 il CSV Marche, in collaborazione con Fs e Rfi Marche ha promosso una manifestazione d'interesse rivolta alle organizzazioni del Terzo settore marchigiano, invitandole a presentare progetti per il riutilizzo di questi spazi. La Croce Rossa di Jesi, l'associazione musicale Valvolare e la onlus Daniela Cesarini, tramite il CSV Marche, hanno presentato un progetto, che è stato poi approvato ed è culminato, a fine 2017, con la concessione in comodato d'uso gratuito per 5 anni a CSV e associazioni di questi locali ferroviari, al primo piano della stazione di Jesi.
Si tratta di circa 300 mq, suddivisi in 10 stanze, che gli assegnatari hanno reso di nuovo fruibili ed ora sono pronti per essere animati dalle diverse attività previste e dal CSV che sposta qui lo sportello di Jesi con i servizi offerti al volontariato del territorio.
"Oggi è un momento molto felice, in cui questo territorio ritrova uno spazio che era impresenziato e non utile alla comunità - ha commentato il presidente CSV Marche Simone Bucchi - grazie alla collaborazione tra CSV, associazioni, Ferrovie dello stato e Rfi, si è costruito qualcosa di concreto, recuperando un prezioso spazio di incontro e di impegno sociale in favore della collettività".
All'interno di "Binario volontario" infatti, l'associazione Daniela Cesarini onlus gestirà un doposcuola pomeridiano per alunni italiani e stranieri con difficoltà scolastiche, con la previsione di coinvolgere anche i genitori, favorendo al contempo un'esperienza di integrazione e aggregazione; l'associazione musicale Valvolare, che promuove socialità ed espressione attraverso la musica, potrà allestire una sala prove/studio di registrazione e spazio multimedia per giovani musicisti e creativi; infine il Comitato jesino della Croce rossa, che mantiene la sua sede principale in viale Gallodoro, qui gestirà un servizio di ascolto e sostegno alle fasce più vulnerabili, organizzerà l'impegno dei giovani dell'associazione in laboratori e percorsi di educazione alla salute, a stili di vita sani, e sui rischi da cambiamenti climatici.
L'evento inaugurale, inserito all'interno del festival "Jesi VolontarJa 19 - La comunità che cura" promosso dal Comune con il Coordinamento delle associazioni di volontariato e promozione sociale dell'Ats 9, è stato preceduto alla Fondazione Colocci dal convegno "Beni comuni e Riforma del Terzo Settore", con interventi del presidente CSV Marche Simone Bucchi, dell'assessore comunale Paola Lenti, della giornalista Ludovica Jona, autrice di due pubblicazioni sul riutilizzo sociale di beni dismessi come le stazioni impresenziate, e di Roberto Museo, direttore nazionale di CSVnet, sui rapporti collaborativi tra enti del terzo settore e Pubblica amministrazione nella cornice della Riforma: nell'incontro, moderato dalla nuova consulente organizzativa del CSV Marche Rossella Monti, un'ulteriore occasione per sottolineare le potenzialità della collaborazione tra realtà del Terzo settore e istituzioni locali per la rigenerazione di beni comuni che hanno perso la loro originaria funzione.