Coordinamento per la Vita indipendente: “Nessuna giusta attenzione da parte del Consiglio regionale sulle nostre richieste”

- Giovedì, 24 Ottobre 2024 Scritto da Ufficio stampa Csv Marche

Dopo la manifestazione del 14 ottobre davanti alla Regione Marche, la rete delle trentotto realtà per i diritti delle persone disabili rivolge al presidente Dino Latini un nuovo appello. “Nonostante le rassicurazioni e le pec da noi inviate, non c’è stata la convocazione del Consiglio regionale aperto per il confronto sulle nostre richieste”

 

ANCONA - Durante la manifestazione davanti alla Regione dello scorso 14 ottobre, il Coordinamento “Insieme per la vita indipendente” ha chiesto a Dino Latini, presidente del Consiglio regionale, di convocare un Consiglio regionale aperto per esporre le richieste che sono state al centro della manifestazione di protesta, in sintesi: aumento dei budget per l’assunzione degli assistenti personali, aggiornamento dei progetti, riapertura del bando per fare entrare nel progetto cento cinquanta persone. Il Coordinamento, formato attualmente da 38 associazioni e soggetti singoli che operano per l’affermazione del diritto alla Vita indipendente per le persone con disabilità, dichiara dunque in una nota che: “Il Consiglio Regionale aperto doveva essere convocato il 22 ottobre, ma ciò non è avvenuto: Latini ha spiegato telefonicamente che non è stato possibile perché si possono convocare solo quattro Consigli regionali aperti all'anno, per occasioni speciali. Appurato che nel regolamento del Consiglio regionale non appare questa clausola, il Coordinamento ha ribadito la richiesta tramite Pec”.
Come ricorda il Coordinamento per la Vita indipendente: “Il regolamento interno di organizzazione e funzionamento dell’Assemblea Legislativa Regionale delle Marche, all’art. 49 comma 7 dice: ‘L’Assemblea, in particolari circostanze, previa deliberazione della Conferenza dei presidenti dei gruppi, può riunirsi in seduta assembleare aperta, cui partecipano con diritto di parola soggetti esterni.’ Non vi sono quindi impedimenti normativi alla convocazione del Consiglio regionale aperto, durante il quale potremo presentare le nostre richieste.”Conclude quindi il Coordinamento:“La Vita Indipendente è un diritto di tutte le persone marchigiane con disabilità. Pensiamo quindi che il Consiglio regionale debba riservare la giusta attenzione alle problematiche che impediscono il concreto riconoscimento di tale diritto”.