PESARO – Anche d'estate l'impegno del volontariato per le persone più fragili non conosce soste. É il caso dell'associazione NonnoMino onlus, attiva per il sostegno a malati di Alzheimer e le loro famiglie, che proprio a partire da sabato 17 giugno, alle ore 10 presso la Circoscrizione 5 Torri a Pesaro (entrata biblioteca comunale) organizza il corso di formazione gratuito "La riabilitazione cognitiva e comportamentale nella demenza: un approccio pratico nei servizi diurni" rivolto a volontari, operatori e familiari di persone malate, e realizzato con il sostegno del CSV Marche (Centro servizi per il volontariato).
Si tratta di un percorso di 11 incontri, perlopiù pomeridiani, che si snoderanno fino ai primi di luglio, allo scopo di formare i partecipanti, aiutandoli ad acquisire ed utilizzare degli strumenti pratici, volti alla gestione e alla condivisione della propria quotidianità con la persona affetta dalla malattia di Alzheimer. Approfondendo di volta in volta aspetti diversi del tema (empatia e comunicazione, attività motoria, danzaterapia, musicoterapia, attività occupazionali, funzioni cognitive e riabilitazione, ecc.) saranno forniti consigli e strategie nati dall'esperienza di figure professionali interdisciplinari, che operano quotidianamente nei servizi rivolti alle persone con Alzheimer.
Il corso è gratuito, ma aperto a un massimo di 25 partecipanti. Per info e adesioni chiamare i numeri: 329/7334226 o 339/7816680, oppure contattare l'organizzazione su facebook NonnoMino Onlus.
L'associazione NonnoMino onlus, che opera per il sostegno all'Alzheimer e più in generale nelle demenze, grazie all'impegno dei volontari, appositamente formati, promuove attività di integrazione sociale del malato, per contrastare la sua solitudine e quella delle famiglie. Oltre a fornire informazioni e formazione sulla malattia, la onlus gestisce in modalità diretta due Servizi di aggregazione sociale a Pesaro e a Montecchio di Vallefoglia, in cui svolge varie attività (musicoterapia, danzaterapia, terapia occupazionale, attività motoria, uscite sul territorio...), perseguendo l'obiettivo di prevenire il decadimento cognitivo, mantenere o migliorare le abilità delle persone e le loro autonomie, favorire il benessere psicofisico, e soprattutto promuovere la partecipazione sociale per contrastare l'isolamento.