ROMA - Sono aperti da pochi giorni i termini per presentare l’istanza di contributo a fondo perduto previsto dai recenti decreti Ristori e Ristori-bis per i soggetti - tra cui gli enti non profit - che possiedono i requisiti e che non ne avevano finora usufruito. C’è tempo fino al 15 gennaio 2021 per inoltrare la domanda.
Il contributo a fondo perduto (art. 25 del decreto Rilancio) è uno degli strumenti più importanti messi in campo dal Governo, nei mesi scorsi con il decreto Rilancio e nelle ultime settimane con i decreti Ristori, Ristori-bis e Ristori-ter, al fine di dare un sostegno economico alle imprese e ai lavoratori maggiormente interessati dalle misure restrittive adottate per far fronte all’emergenza sanitaria in atto.
Gli enti non profit interessati
I decreti Ristori e Ristori-bis prevedono una serie di misure agevolative (maggiori info su “Coronavirus, i ristori anche per il non profit” e “In arrivo un fondo straordinario per gli enti del Terzo settore”).
Al contributo a fondo perduto possono accedere anche gli enti non profit, purché svolgano attività commerciale (quindi siano in possesso di partita Iva, attivata prima del 25 ottobre 2020) e la cui attività prevalente rientri fra quelle dei codici Ateco elencati nell’Allegato 1 al decreto “Ristori”. Fra esse rientrano alcuni codici tipici degli enti associativi quali, ad esempio, il codice 949990 (“Attività di altre organizzazioni associative nca”), 949920 (“Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby”), e i codici 931910 e 931999 (“Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi” e “Altre attività sportive nca”). Il decreto Ristori-bis ha poi integrato tale elenco con ulteriori attività che possono riguardare gli enti non profit, tra cui i codici 85.51.00 (“Corsi sportivi e ricreativi”), 85.52.01 (“Scuole di danza”) e 91.01.00 (“Attività di biblioteche e archivi”).
Non possono ad oggi accedere al contributo gli enti non profit che non svolgono alcun tipo di attività commerciale (in possesso quindi del solo codice fiscale).
Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi fatti registrare ad aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del mese di aprile 2019; non vi è più invece il limite dei 5 milioni di fatturato annuali.
Come fare a richiedere il contributo
Per gli enti che hanno già beneficiato del precedente contributo a fondo perduto, il nuovo sarà corrisposto in automatico dall’Agenzia delle Entrate direttamente sul loro conto corrente, e sarà calcolato sulla base dei coefficienti previsti dall’Allegato 1 del Decreto “Ristori-bis” per ogni settore di attività. Tali soggetti non dovranno quindi compilare ed inviare alcuna richiesta, ma dovranno limitarsi a verificare l’accredito del nuovo contributo.
Le organizzazioni che invece non hanno beneficiato del precedente contributo dovranno presentare apposita istanza tramite la procedura web e il modello approvati con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 20 novembre 2020: le domande possono essere presentate fino al 15 gennaio 2021.
Nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile trovare tutte le informazioni e la modulistica relativa alla presentazione dell’istanza, così come scaricare e consultare l’utile e completa guida operativa che contiene indicazioni anche su come calcolare il contributo.
* articolo di Daniele Erler, Area Consulenza CSVnet - Cantiere terzo settore