FERMO - In tutta la storia ormai ultraventennale della nostra associazione Aloe, uno dei missionari con cui siamo stati a stretto contatto fin dall’inizio e per tutto il tempo senza interruzione alcuna, è stato Padre Remo Villa, missionario della Consolata in Tanzania a partire da metà degli anni ottanta del secolo scorso fino alla sua improvvisa scomparsa, all’età di appena 70 anni, avvenuta appena qualche giorno fa, il 20 di febbraio 202, nell’ospedale di Dodoma, capitale del Tanzania, per complicazioni dovute ad un attacco di malaria. Il decesso di padre Remo è per noi davvero una grande perdita.
Padre Remo è stato un missionario sempre profondamente immerso nelle realtà nelle quali si trovava a vivere; un missionario che sapeva tenere insieme sempre l’annuncio del Vangelo e quella Promozione umana che gli faceva continuamente pensare e portare a compimento mille progetti di carattere educativo e sociale per alleviare la povertà e per formare persone autentiche. L’associazione Aloe in tutti questi anni ha cercato nel proprio piccolo di essergli accanto soprattutto in questa opera di promozione umana, raccogliendo e inviando fondi per i suoi progetti sociali; ma anche di far conoscere nel nostro territorio lo spirito e l’attività di questo missionario, che pur non essendo “fermano” di origine, aveva trascorso presso la comunità missionaria di Santa Maria a Mare, i suoi primi anni di sacerdozio, dal 1977 al 1981, prima di partire per la Tanzania, lasciando un ricordo vivissimo e mai venuto meno. Sono davvero molte le persone del fermano che ricordano questo giovanissimo missionario grazie alla sua attività di animazione missionaria che toccava molti paesi e molti gruppi giovanili della nostra diocesi di Fermo. Se non “fermano di origine” quindi, “fermano di adozione” sicuramente.
Oltre una decina di volontari dell’associazione Aloe, in questi ultimi 20 anni, lo hanno raggiunto in Tanzania per brevi esperienze missionarie. Qualche anno fa abbiamo pubblicato un bellissimo libro, HEKA NEWS, diario scritto e fotografico di un anno di vita missionaria, in una delle sue tante avventure missionarie nell’altopiano tanzaniano, il villaggio di Heka. Da oltre due anni, assegnato ad una nuova missione, quella di Tura, ogni domenica sera ci faceva pervenire il resoconto scritto e fotografico della sua domenica e della settimana appena trascorsa. Mai quindi lo abbiamo sentito così vicino come in questo ultimo periodo. E avevamo cominciato già a sognare, terminata la pandemia, di riprendere la strada della Tanzania con l’invio di volontari in questa sua nuova missione; e ad altri progetti che stavamo maturando insieme in appoggio alla sua azione per la scolarizzazione dei ragazzi/e e dei giovani di questa nuova missione.
Purtroppo il Signore ha deciso altrimenti e lo ha richiamato a sé. Padre Remo ci lascia però un grandissimo esempio di dedizione; abbiamo perso un fratello che ci ha insegnato cosa voglia dire spendersi totalmente per i poveri e per la gente in mezzo alla quale si è chiamati a vivere!
Insieme in Padri Missionari della Consolata, abbiamo pensato di ritrovarci sabato 5 marzo, alle ore 19.00, presso il santuario di Santa Maria a mare, per una celebrazione in ricordo di Padre Remo. Celebrerà Padre Stefano Camerlengo, altro nostro grande amico missionario, Superiore generale dei missionari della Consolata.