ANCONA - Un’intesa è stata raggiunta con il Provveditorato regionale Emilia Romagna e Marche del ministero della Giustizia che ha auspicato l’avvio di un’attività formativa “per agevolare il reinserimento sociale dei reclusi, una volta scarcerati”. Regione e Provveditorato si sono già incontrati con l’obiettivo di definire le modalità attuative. L’organizzazione del corso verrà affidata a un ente di formazione accreditato: la Giunta regionale ha già emanato un avviso pubblico (scadenza marzo 2020) per promuovere diverse attività formative, da cui attingere anche l’ente che seguirà il progetto destinato alla Casa Circondariale di Ascoli Piceno. “Scelta comune della Regione, del Provveditorato e della direzione del carcere è quella di qualificare la struttura penitenziaria con attività di formazione professionale – riferisce la vice presidente Anna Casini – Il corso formerà figure professionali della ristorazione, come l’aiuto cuoco, da spendere poi sul mercato del lavoro, al termine della pena”. L’ambito della ristorazione, chiarisce Casini, “è stato individuato come il più idoneo per Marino del Tronto: considerando la vocazione gastronomica dell’Ascolano e del territorio nazionale, offre opportunità concrete di collocazione lavorativa. Le attività già promosse dalla Regione, in questo settore, nella struttura penitenziaria – come l’Orto in carcere e l’incontro con i chef dell’Unione regionale cuochi Marche – hanno riscosso l’interesse dei detenuti, confermando che puntare sulla ristorazione possa avere un riscontro positivo”.
Fonte: Ufficio stampa Regione Marche