MACERATA - Continua l’attività di volontariato di Legambiente Marche a sostegno delle aree colpite dal sisma e del patrimonio culturale della nostra regione. Sono stati presentati il 3 agosto a Palazzo Conventati a Macerata i dati del monitoraggio sulla fruibilità e accessibilità dei beni culturali del territorio realizzato dai volontari dei campi di volontariato di Legambiente. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di volontari provenienti da tutta Italia, ha riguardato i musei, le pinacoteche e i beni di particolare rilievo storico-artistico presenti in sette comuni marchigiani, in particolare: lo Sferisterio, Palazzo Buonaccorsi e Palazzo Ricci a Macerata, il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, il Museo Civico Villa Colloredo Mels a Recanati, il Poltrona Frau Museum e la Basilica di San Nicola a Tolentino, la Pinacoteca Comunale “Tacchi-Venturi” a San Severino Marche, il Museo Omero e la Pinacoteca Civica “Podesti” ad Ancona, il deposito attrezzato “Venanzina Pennesi” e la Chiesa del Seminario di Camerino, che ospitano i beni recuperati a seguito degli eventi sismici con la mostra “Dalla polvere alla luce – l’arte recuperata”. Complessivamente i musei e i beni culturali interessati dal monitoraggio sono risultati tutti fruibili, aperti ai visitatori e con facilitazioni per l’accesso ai disabili. La stretta corrispondenza tra le opere e il territorio, inoltre, arricchisce enormemente l’esperienza di visita ai musei, permettendo ai fruitori di entrare in stretta connessione con il luogo.
Nonostante ciò, i volontari hanno riscontrato alcune difficoltà soprattutto per quanto riguarda gli orari e la segnaletica: ad Ancona, ad esempio, nei giorni feriali i musei sono aperti al pubblico per un arco temporale decisamente limitato, che impedisce a turisti e residenti di poter fruire al meglio delle bellezze culturali a disposizione. A Recanati invece, una segnaletica apparentemente “smart” non aiuta i visitatori a raggiungere i punti interessanti della città, essendo rappresentata da sole immagini per nulla esplicative del luogo da raggiungere.
“Spesso musei e pinacoteche, soprattutto nel periodo estivo, non sono aperti o sono di difficile accesso ai turisti che decidono di trascorre le vacanze nelle nostre città. Eppure il turismo è uno di quei pochi settori che, nonostante la crisi, continua a funzionare. Per questi motivi abbiamo deciso di attivarci per raccogliere tutte le informazioni necessarie sui beni culturali presenti sul nostro territorio – hanno dichiarato Francesca Pulcini e Marco Ciarulli, rispettivamente presidente di Legambiente Marche e del circolo Legambiente Macerata – Questa indagine rappresenta una grande occasione per enti locali e Regione di vedere da vicino le eventuali problematiche, anche sul piano del turismo, e per capire quali soluzioni adottare. Ci appelliamo alle autorità competenti per lavorare insieme ad una strategia che possa permettere a turisti e residenti di godere delle nostre opere d’arte nonostante la grande ferita del sisma. Molti beni recuperati dopo il terremoto, infatti, non sono visibili e restano nascosti ai cittadini, mentre quelli accessibili sono spesso sconosciuti ai turisti proprio per l’incapacità del territorio di fare sistema e di valorizzare adeguatamente il suo patrimonio attraverso un’ottica di più ampio raggio e non ristretta al singolo museo o comune di appartenenza. Per questo torniamo a chiedere alle Istituzioni di individuare nuove forme di fruibilità attraverso allestimenti temporanei e innovativi nelle aree terremotate. L’ideale sarebbe creare una rete museale diffusa, con collegamenti tra i vari comuni coinvolti, che possa valorizzare il grande lavoro svolto dagli organi preposti e dal mondo del volontariato per il recupero dei beni culturali colpiti dal sisma. Siamo convinti infatti che potrebbe rappresentare una grande occasione di rinascita della comunità e un’opportunità di crescita per il territorio”.
L’attività svolta in occasione del campo di volontariato di Legambiente rientra in “Volontari per Natura”, il progetto nazionale di Legambiente, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che punta a diffondere la pratica del volontariato tra gli under 36 realizzando un grande progetto di monitoraggio scientifico partecipato. L’approccio principe utilizzato per il progetto è stato quello della “Citizen Science”, ovvero il coinvolgimento dei cittadini volontari nella raccolta ed elaborazione di dati utili per meglio comprendere lo stato dei luoghi di maggiore frequentazione e quindi le possibili soluzioni per migliorare la fruibilità e l’accesso ai servizi. I volontari si sono recati nei luoghi prescelti dal progetto con l’ausilio di mezzi pubblici e, servendosi di questionari appositi, hanno annotato dettagli ed eventuali problematiche riscontrate nella fruizione del bene e/o del museo.
Hanno partecipato alla conferenza stampa: Stefania Monteverde, assessore alla Cultura del comune di Macerata, Giuliana Pascucci, coordinamento ICOM Marche, Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, Marco Ciarulli, presidente del circolo Legambiente Macerata, Antonella Nonnis, coordinatrice del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche, Oliver Mariotti, coordinatore del campo di volontariato Legambiente.
Fonte: Ufficio Stampa di Legambiente Marche