Botta e risposta tra Regione Marche e Anpas, dopo l'annuncio del blocco mezzi da parte delle Pubbliche assistenze

Città: ANCONA - Lunedì, 26 Febbraio 2018 Scritto da

Pubblichiamo di seguito la risposta, punto per punto, della Regione Marche al comunicato dell'Anpas del 23 febbraio scorso, e la ulteriore replica dell'associazione regionale delle pubbliche assistenze

ANCONA - La risposta della Regione Marche all'Anpas Marche (23 febbraio 2018)
Trasporti sanitari; la Regione Marche ha erogato 103 milioni alle associazioni di volontariato
1.Ad oggi, per il periodo di riferimento, la Regione Marche ha versato 103 milioni di euro, oltre il 97% di quanto eventualmente dovuto. E' inoltre stata data disponibilità, il 27 febbraio, per un incontro chiarificatore.
Sulla mancata liquidazione dei rimborsi spese effettivamente sostenute, l'Asur precisa che, tutte le associazioni, mensilmente, vengono liquidate per la tipologia di trasporto in base al tetto massimo di convenzione, stabilito dalla determina Asur numero 900.
I trasporti "di emergenza" e l'attività del 118, compreso lo stand-by, sono rimborsati immediatamente al 100%, mentre quelli "programmati" con acconti variabili, che vanno dall'80 al 90%.
Il saldo per i trasporti programmati avviene dopo la verifica della rendicontazione delle fatture.
E' evidente quindi che non si tratta di mancata liquidazione di compensi poiché allo stato gli eventuali crediti NON SONO CERTI, LIQUIDI ED ESIGIBILI. Al contrario si versa in ambito di procedura amministrativa di riconoscimento dei costi sostenuti e per il cui completamento è necessario che sia integrata la condizione essenziale della rendicontazione da parte di tutte le Associazioni di Volontariato, il cui avveramento non dipende da ASUR.
B
C'è stata massima condivisione anche nella revisione dei criteri di rendicontazione perchè sono stati costituiti tavoli di lavoro nei mesi di aprile e maggio 2017 ai quali hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni e della CRI insieme a figure di riferimento del Servizio Sanitario Regionale.
C
Sul trasporto Dializzati è garantito il servizio di andata e ritorno a tutti i pazienti nefropatici dal domicilio alla struttura sanitaria. Il trasporto viene assicurato attraverso due modalità condivise anche con la delegazione regionale dell'ANED (Associazione Nazionale Emodializzati).
Per coloro che non possono viaggiare con i normali mezzi di trasporto e che si trovano in condizioni difficili ( es. paziente costretto a letto) o in situazioni cliniche di particolare complessità il trasporto avviene con mezzi sanitari. La richiesta di trasporto nasce dal Servizio di Nefrodialisi, che ne attesta la necessità, e viene gestita dalla CCT di competenza territoriale
Se il paziente è autonomo e si avvale di mezzi propri o pubblici per recarsi al centro dialisi, viene riconosciuto un contributo, a titolo di rimborso, per le spese di trasporto sostenute. Qualora il paziente, pur essendo in grado -in base alle condizioni cliniche- di essere trasportato con veicoli ordinari, necessiti di accompagnamento, viene riconosciuto un contributo per gli spostamenti effettuati dall'accompagnatore (max 4 spostamenti/die). Anche in questo caso e compito della Unità di Nefrologia, dove il paziente esegue il trattamento, attestare la condizione.
Inoltre:
o se l'accompagnamento viene effettuato singolarmente da terzi (familiare convivente, addetti alla assistenza personale, badanti, associazioni di volontariato etc) il contributo verrà erogato direttamente al paziente,
o se l'accompagnamento viene effettuato nell'ambito di un trasporto collettivo, il contributo verrà corrisposto al vettore delegato dai pazienti trasportati previo specifico atto di delega
D
Sull'affidamento dei servizi l'Asur ha risposto prontamente attivando la procedura amministrativa di pubblico interpello per arrivare a stipulare convenzioni con le associazioni di volontariato interessate che hanno partecipato al bando.
E' evidente che ASUR, ha sempre perseguito l'obbiettivo di rendere efficiente il sistema dei trasporti in cui le Associazioni e la CRI ricoprano un ruolo non di "semplici fornitori" ma di "partner", mantenendo un atteggiamento positivo e proattivo per formulare proposte che rispondessero alle esigenze del sistema del Volontariato, nel rispetto e a salvaguardia delle regole della trasparenza amministrativa e di contabilità pubblica, nel quadro delle risorse assegnate, contemperando le esigenze del servizio al cittadino con l'appropriatezza amministrativa e contabile, perseguendo con coerenza, ed in ogni sede, l'interesse complessivo del Sistema.

fonte: uff. stampa Regione Marche

La replica dell'Anpas Marche "Nessun riscontro utile da Regione Marche ed Asur" (24 febbraio 2018)
La replica della Regione Marche ai motivi per cui le associazioni ANPAS delle Marche dal 1° marzo fermeranno i loro mezzi dimostra ancora una volta la totale insensibilità a temi di grandissimo rilievo per la salute dei cittadini, liquidati sparando numeri e concetti del tutto avulsi dalla reale situazione, che probabilmente qualcuno continua a rappresentare ai referenti politici in termini distorti se non palesemente falsi. Le associazioni ANPAS non avrebbero nessun interesse a protestare se non ce ne fossero, purtroppo, i gravissimi presupposti chiariti nelle precedenti note.
Milioni di euro che compongono caselle dei budget dell'ASUR, sommando molteplici annualità e moltissime voci di costo non hanno alcuna relazione con i rapporti in essere con le associazioni ANPAS, mentre resta certo il fatto che, dopo cinque anni dalla loro presentazione, ASUR non ha controllato né liquidato alcuna delle rendicontazioni dei costi sostenuti e documentati dalle Pubbliche Assistenze, che in base alle richieste ricevute risulterebbero addirittura smarrite nei loro uffici.
Le affermazioni in burocratese sul tema del taglio dei trasporti ai dializzati, dello stravolgimento della regolamentazione dei rimborsi con metodi mai condivisi, contrari alle leggi e precursori della scomparsa delle associazioni sul territorio della regione, nonché la gestione della procedura di interpello per le postazioni nei diversi territori con modalità prive dei basilari criteri di trasparenza, non apportano alcun elemento migliorativo rispetto al quadro desolante già dipinto da ANPAS e preoccupante per la salute dei cittadini.
L'affrettarsi ad inquadrare le associazioni ANPAS come partner e non come meri fornitori di servizi suscita ilarità e disappunto dopo aver subito negli ultimi mesi l'imposizione di decisioni non condivise ed vissuto innumerevoli occasioni in cui i referenti di Regione ed ASUR, a diversi livelli, hanno tentato in ogni maniera di distruggere un rapporto trentennale di proficua collaborazione, operando con ogni mezzo per evitare il confronto con le rappresentanze regionali ed insinuarsi in subdoli quanto assurdi tentativi di disgregare un movimento che in Italia conta oltre 900 associazioni aderenti (45 nelle Marche).
ANPAS si recherà all'incontro di martedì, dopo che per l'ennesima volta le Pubbliche Assistenze hanno risposto alle richieste dalla Regione di maggiori risorse e mezzi attrezzati per l'emergenza neve (senza alcun riconoscimento di ulteriori costi), non per ottenere chiarimenti - di cui con ha alcun bisogno a fronte di situazioni purtroppo profondamente note nella loro gravità - ma solo per avere risposte definitive e immediatamente attuabili da coloro che si dichiarano suoi partner negli sforzi quotidiani di migliaia di volontari marchigiani a favore della sostenibilità di un sistema unico ed insostituibile.
In assenza di adeguate certezze, dal 1° marzo le associazioni consegneranno le chiavi delle ambulanze ai sindaci dei loro comuni, ben consapevoli dell'apporto delle Pubbliche Assistenze ai servizi sul territorio ed irripetibili contenitori di sostegno e sviluppo sociale per i giovani ed i cittadini in genere.

fonte: uff. stampa Anpas Marche