ROMA - C’è tempo fino al 4 novembre 2021 per presentare la richiesta di accesso al credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi per garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, comprese le spese per la somministrazione di tamponi per Covid-19. Tra i destinatari del beneficio ci sono anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, oltre agli esercenti attività d'impresa, arti e professioni e le strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale.
È possibile richiedere un credito in misura pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021, fino a un massimo di 60mila euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2021.
Le modalità di accesso ai benefici introdotti dal decreto "Sostegni bis" sono state chiarite in un provvedimento dell'Agenzia delle entrate dello scorso 15 luglio, completo di modello per la compilazione delle spese, istruzioni per la compilazione e specifiche tecniche per la predisposizione e trasmissione telematica delle comunicazioni delle spese.
Per accedere al beneficio, è necessario comunicare all’Agenzia l’ammontare delle spese ammissibili sostenute in questi tre mesi. La comunicazione può essere inviata sia attraverso il servizio web (tramite area riservata del sito dell'Agenzia delle entrate) sia i tradizionali canali telematici. Entro 5 giorni viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della comunicazione o, altrimenti, lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni.
Come si legge nella comunicazione ufficiale, il credito d’imposta può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa oppure in compensazione, tramite modello F24 da presentare esclusivamente online mediante i servizi telematici dell’Agenzia. Al termine del periodo di presentazione delle comunicazioni, sulla base delle richieste pervenute, l’Agenzia determinerà e renderà nota, con uno specifico provvedimento, la quota percentuale dei crediti effettivamente fruibili, in rapporto alle risorse disponibili.
*di Lara Esposito