MOIE DI MAIOLATI (An) - Nei mesi scorsi il Gruppo Solidarietà si è rivolto al Difensore civico regionale chiedendo un intervento volto a far rispettare la vigente normativa regionale in tema di contribuzione a carico degli utenti nelle residenze sociosanitarie; ed a sollecitare la Regione a fornire dati in merito alle liste di attesa. La successiva nota regionale ha confermato che la quota massima a carico degli utenti ricoverati nelle RSA anziani non può superare i 42,50 euro giorno. Ma ciononostante la regione Marche continua a non intervenire nei confronti degli enti gestori (pubblici e privati) che chiedono agli utenti rette superiori a quelle previste dalle norme regionali.
Non risponde, invece, sul fatto che nelle residenze protette possano essere assoggettate agli utenti oltre la retta base di 33,50 euro giorno anche prestazioni di tipo sanitario e socio sanitario (infermieristiche, riabilitative, tutelari) con aumenti che possono oscillare tra il 30 e il 70%.
Riguardo invece alle liste di attesa (sempre nelle RP) a fronte di circa 4.800 posti convenzionati si hanno oltre 2500 persone in lista di attesa. Un numero impressionante pari a oltre il 50% dell’attuale offerta convenzionata. Quello che emerge è una insoddisfatta domanda di residenzialità sociosanitaria che oggi viene incanalata, sostanzialmente, in un’unica, spesso inadeguata, offerta tipologica.
Una domanda che potrebbe sicuramente essere inferiore a fronte di un significativo sostegno alla domiciliarità.
L’urgenza, che non va confusa con emergenza, della risposta deve con rigore porsi, conseguentemente, anche il tema della sua adeguatezza. Tutto quello che non si è fatto, o meglio voluto fare, in tutti questi anni.
E’ tempo che il conto non continui ad essere presentato a chi ha il solo torto di essere in condizione di bisogno.
Il testo integrale della nota di risposta del Gruppo Solidarietà