MONTEGRANARO (Fm) - Sono ormai sette mesi che i volontari dell’Abbraccio seguono da lontano la vita dell’hospice “La Farfalla” di Montegranaro. Le giuste misure di distanziamento personale per il contenimento del contagio, sono state applicate con coraggio e determinazione dall’AV4, anche in un reparto delicato e complesso come quello in cui l’accompagnamento al fine vita è stato da sempre riempito di amore anche grazie alla presenza dei volontari dell’Abbraccio.
Questi mesi hanno segnato, nel nostro hospice come in ogni altra struttura sanitaria del nostro paese, un’esperienza senza precedenti per operatori, volontari, familiari e soprattutto per i pazienti: un’esperienza sulla quale l’Abbraccio riflette da mesi, continuando il supporto logistico per tutte le esigenze pratiche del reparto (approvvigionamenti di beni di consumo, consulenze, ascolto attivo attraverso i supporti tecnologici) e potenziando i momenti di confronto nazionale attraverso la partecipazione ai numerosi appuntamenti on line promossi dalla Federazione Nazionale Cure Palliative, la Marcangola, il Centro Servizi per il volontariato.
La pandemia ha deformato i normali rapporti umani e sociali, le consuetudini, e vanificato gli strumenti che pure, negli anni, i volontari dell’Abbraccio, insieme a tutti gli splendidi operatori del reparto, avevano perfezionato ed usato con successo per rendere meno disperante il fine vita dei malati oncologici: per questo i volontari soffrono molto profondamente l’impossibilità di essere presenti accanto ai familiari che attraversano l’esperienza del lutto e alle donne e agli uomini che affrontano il proprio ultimo viaggio in solitudine.
La grande capacità di fare gruppo e la determinazione di ogni volontario, però, hanno permesso di non disperdere nulla del grande patrimonio umano e culturale dell’Associazione che in questi mesi ha continuato a formarsi, anche grazie alla risorsa della nostra psicologa, a progettare eventi come quello in programma per il prossimo 20 novembre, a mantenere vivo il dialogo con gli operatori e la dirigenza dell’AV4, nella consapevolezza che solo un dialogo costante ed una riflessione comune può arginare la polverizzazione delle risorse che, pure, in molti ambiti del terzo settore minaccia il ruolo stesso del volontariato e la forma associativa come risorsa e strumento della nostra organizzazione sociale.
L’Abbraccio infatti, anche fuori dal reparto, ha continuato ad operare e a ricevere testimonianze di stima e solidarietà da cittadini e imprese che ne riconoscono il valore, così come ha ricevuto un costante riconoscimento da parte degli operatori sanitari che in questi mesi hanno vissuto un carico emotivo e lavorativo fuori da ogni previsione.
Per questo vogliamo ringraziare ancora una volta i nostri volontari, gli operatori, tutti coloro che ci sostengono e la dirigenza dell’AV4 con la quale siamo costantemente alla ricerca del momento più opportuno e delle modalità più sicure per riprendere tutte le attività, anche all’interno del reparto, per la reale applicazione dei principi fondanti delle cure palliative e la completa applicazione della legge 38 del 2010.