ANCONA - Sul tema, di grande attualità, è in corso un acceso dibattito politico a tutti i livelli, da quello europeo alle comunità locali. In questo scenario, il convegno pubblico "Territorio e coesione sociale", in programma venerdì 22 febbraio alle ore 15,00 alla Casa delle culture di Ancona, vuole essere un'occasione per parlare di accoglienza e integrazione dei migranti, partendo sì dalle politiche sociali locali, ma presentando soprattutto esperienze, modelli e proposte sviluppati da enti del terzo settore.
L'iniziativa è promossa da Reti culturali onlus, con il patrocinio del Comune di Ancona e dell'Ordine psicologi Marche, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e CSV Marche (Centro servizi per il volontariato), in collaborazione con Ponte tra Culture, Polo9, Cooss Marche, Free Woman, Anolf, Gus, Malte (Musica arte lettere teatro eccetera), Terzavia e Casa delle Culture.
Nel programma sono previsti gli interventi di Emma Capogrossi - Assessora comunale alle Politiche sociali e pari opportunità, di Irene Santoni - responsabile Servizio di accoglienza "Welcome", di Sasha Smerzini (Cooss Marche) che illustrerà il percorso "Dalla presa in carico all'autonomia", di Sabrina Troli (ass. Free Woman) con un focus "Dal circuito della tratta ai percorsi di integrazione", di Arianna Burdo, che racconterà "L'esperienza di Orto garden", realizzata dalle donne di Terzavia con giovani richiedenti asilo, di Elisa Cionchetti (Polo 9 soc. coop.) che offrirà un interessante contributo su "Associazionismo immigrato: forme di rappresentanza di residenti immigrati" e di Stefania Scuppa (ass. Malte) che parlerà di "Teatro sociale: un sorprendente strumento di integrazione". A presentare il tutto sarà Gianluca Barbadori (coop. Ponte tra culture) che interverrà a sua volta con letture teatrali a tema.
Oltre a diffondere la conoscenza delle realtà locali e dei bisogni emergenti - spiegano gli organizzatori - questo convegno intende porsi come spazio di proposta, confronto, stimolo alle sinergie tra buone pratiche operanti nel territorio. Un'occasione per mettere in luce il valore delle attività solidali portate avanti da enti del Terzo settore, anche in collaborazione con enti pubblici, in tempi in cui questo richiamo sembra affievolito, promovendo così i valori e il ruolo del volontariato e contribuendo a porre le premesse per un più ampio e consapevole coinvolgimento di cittadini.