ANCONA - E’ stata approvata ieri dalla Giunta regionale la relazione sul monitoraggio della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS) riguardante l’anno 2022. Il report, redatto dalla collaborazione tra il Settore Controlli di gestione e sistemi statistici e dal Settore Fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere, presenta l’andamento di oltre 80 indicatori stabiliti a livello nazionale dall’ISTAT, attraverso i quali viene misurata la qualità della vita del territorio marchigiano, tutto ciò inserito in un contesto di politiche di sviluppo sostenibile attivate e da attivare dalla Regione Marche.
“La relazione sul monitoraggio della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile – dichiara l’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi – è un atto fondamentale e strategico che aiuta a capire l’impatto sul territorio delle politiche che giornalmente mettiamo in atto e che tendono alla sostenibilità volta al miglioramento della vita dei cittadini e dell’ambiente. I risultati sono soddisfacenti ma non dobbiamo spostare i riflettori dagli obiettivi di estrema importanza soprattutto quelli dove sono necessari miglioramenti”.
La Regione Marche, tramite il SRSvS, ha individuato un sistema di monitoraggio complesso, che interagisce con il processo di attuazione e che rappresenta uno strumento di verifica puntuale e aggiornato affinché si possa verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel 2030 e lo stato di “salute” del territorio e della popolazione.
Dal monitoraggio risaltano i dati positivi nell’ambito del settore agricolo dove si registra una riduzione di utilizzo dei prodotti fitosanitari dei fertilizzanti chimici e delle emissioni di ammoniaca. Altro dato degno di nota è la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia che indica come la Regione Marche sia al di sopra della media nazionale, anche per il centro Italia, in relazione all’utilizzo dell’energia rinnovabile nel consumo lordo finale.
Nel settore della mobilità sono invece necessarie azioni migliorative, perché gli indicatori sull’utilizzo dei mezzi pubblici da parte delle categorie di lavoratori e studenti risultano negativi rispetto alla media nazionale.
Interessante l’indicatore dell’abusivismo edilizio che considera il periodo tra il 2004 e il 2021; da un lato si registra un trend di lungo periodo in aumento, dall’altro dal 2019 i valori che fanno riferimento all’abusivismo edilizio hanno mostrato un notevole calo arrivando a 10,4 costruzioni abusive su 100 autorizzate dai Comuni.