Ecco "Teenformo", una redazione di giovanissimi al servizio della comunità

Come spiegano nel loro sito i protagonisti di questo progetto portano avanti insieme un servizio di informazione per fare luce su tanti fatti che accadono nel mondo e che sono ignorati dai canali di comunicazione ufficiali.

Il gruppo lo scorso anno si è registrato sia Organizzazione di Volontariato sia come testata giornalistica. Il tutto nel segno dell'impegno e della responsabilità cui si affiancano la convivialità e il piacere di stare insieme proprie di un gruppo di adolescenti.

Abbiamo intervistato il presidente Michele Mariotti, 21 anni, studente universitario alla facoltà di Agraria

Come nasce l'esperienza di Teenformo?

Siamo all'inizio del 2019, all'epoca eravamo un piccolo gruppo di 4-5 persone e abbiamo deciso spinti dal nostro coordinatore Paolo Petrucci di informarci fuori dai canali "ufficiali" dei mezzi di informazione e poi di realizzare un sito sul quale pubblicare notizie che non si trovavano nei canali mainstream e di cui non si occupavano i mass media, per poi farle rimbalzare sui social e ricondividerle con gli amici. I temi trattati riguardano la pace, la solidarietà, l'attenzione all'ambiente, la giustizia sociale. Il sito è online da aprile 2020 e viene aggiornato settimanalmente. Non siamo giornalisti nè esperti ma ci siamo resi conto di quanti siano i problemi nel mondo e abbiamo deciso di approfondirli.

Come si è evoluto il progetto in questi anni?

Intanto da 4-5 siamo diventati circa 25 membri. Poi a due anni di distanza dalla pubblicazione della prima notizia, il 5 aprile 2022 abbiamo firmato lo statuto e l'atto costitutivo dell'Associazione Teenformo.it che abbiamo anche iscritto al Runts (Registro Unico Nazionale Terzo Settore) per essere accreditati come Organizzazione di Volontariato. Un passo importante che ci permetterà di allargare i nostri confini e le nostre azioni, con la speranza che anche tanti altri ragazzi partecipino alle nostre attività.

Raccontaci qualcosa delle vostre inchieste

La prima è stata sul Coltan, un minerale che si estrae in Congo (servesoprattutto ad ottimizzare la durata della batteria dei nostri smartphone) con sfruttamento della manodopera minorile e una serie di violazione di diritti umani e notevoli danni all'ambiente e all'ecosistema. Abbiamo intervistato tra gli altri l'attivista italo-congolese John Mpaliza e Raffaele Crocco, giornalista e Direttore dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo. Da quel momento, le dirette sono diventate, insieme alla pubblicazione delle notizie, un'altra attività costante del nostro gruppo, attraverso cui abbiamo potuto incontrare tanti testimoni che ci hanno raccontato quanto accade in diverse parti del mondo.

Come si svolge l'attività di redazione?

Facciamo riunioni periodiche settimanali dove ognuno porta idee e contenuti da pubblicare. Una volta scelto l'argomento ci sono persone addette alla scelta delle immagini, all'impaginazione, alla selezione delle fonti e al "fact checking"con un rating sull'attendibilità che va da 1 a 5 stelle. Una stella indica una bassa attendibilità con il rischio di incappare in fake news mentre i contenuti da 5 stelle sono quelli direttamente prodotti da noi attraverso interviste o testimonianze dirette e dove l'indice di affidabilità è quindi massimo.

Siete alla ricerca di nuovi volontari?

Sì ci farebbe piacere far entrare altre persone nella nostra associazione ma non è semplice coinvolgere ragazzi e ragazze così giovani in un'attività giornalistica di inchiesta. Ognuno ha i propri impegni e il tempo da dedicare a questa, come altre attività di volontariato, scarseggia soprattutto in alcuni periodi che magari coincidono con esami universitari o viaggi all'estero. Vorremmo reclutare nuove leve, soprattutto nella fascia di età 17-22 anni e lanciamo un appello anche attraverso questo blog nella speranza di essere contattati.

Perchè consiglieresti a un giovane di avvicinarsi al mondo del volontariato?

L'esperienza di Teenformo mi ha dato una visione del mondo diversa, ha allargato i miei orizzonti e ha nutrito i miei interessi. A volte la presa di consapevolezza di quello che non va nel mondo può essere scoraggiante ma questa esperienza mi ha fatto aprire gli occhi.

Informandosi si cambia il proprio punto di vista, bisogna trovare i giusti canali e le fonti dirette e da lì si può aprire un mondo nuovo.