Di Ilaria Traditi su Venerdì, 02 Dicembre 2022
Categoria: Blog

"Con il volontariato diamo spazio a nuove idee"

Oggi ospitiamo sul nostro blog la testimonianza di Emiliano Stazio, vicepresidente del circolo anconetano Il Pungitopo di Legambiente. La sua avventura è iniziata con il servizio civile nazionale ed è proseguita fino a ottenere ruoli di responsabilità all'interno dell'associazione. Ecco la sua lettera sul perchè ha scelto questo percorso nel volontariato

Ciao Lettore,

Che si dice? 

Tutto bene? Piani per il futuro, progetti? Se stai ancora pensando a come lasciare la tua piccola impronta nel mondo, allora prenditi cinque minuti per leggere questa storia.
Sono Emiliano Stazio, ho 33 anni e faccio volontariato per Legambiente, la storica associazione ambientalista di cui sono vicepresidente nella città di Ancona con il mio circolo "Il Pungitopo".
Ho sempre amato gli alberi, le foreste e perdermi per campi e prati e una volta finita l'università, nel 2015, presso la facoltà di Agraria dell'Università Politecnica delle Marche, ho deciso di intraprendere il Servizio Civile Nazionale presso Legambiente Marche.

Fare volontariato non è facile, a volte anche stancante ma farlo ti fa sentire parte di questa comunità. Richiede tanto, tantissime energie e a volte dopo una giornata intera di lavoro mettersi a fare cose è anche difficile, ma poi quando riescono è tutta un'altra cosa!

Ho sempre amato gli alberi, le foreste e perdermi per campi e prati. Ogni anno nella mia città, Ancona, organizziamo un Festival dell'Albero per parlare di natura divertendoci

Io nel mio piccolo da qualche tempo ci provo. Infatti dall'anno scorso sono anche referente Legambiente per le Marche dei ragazzi under 35 in un progetto che si chiama Youth4planet che coinvolge tanti giovani da tutte le regioni d'Italia per attività di contrasto alla crisi climatica.

In fondo fare volontariato è il mezzo per dare spazio a nuove idee. 

Qualche esempio? Siamo passati da attività più serie come l'installazione dell'orologio climatico a Pesaro a idee più innovative e fantasiose: pensa che per salvare una piccola duna sabbiosa abbiamo chiamato un artista veronese, "Cibo", che ha fatto un murales gigantesco nella frazione anconetana di Collemarino sulla problematica dei mitili e la plastica. L'opera si intitola "Il mitile ignoto" e rappresenta un mitile appunto (o cozza che dir si voglia) che combatte la sua "guerra" contro l'inquinamento ambientale.

E poi ogni anno nella mia città, Ancona in occasione della Giornata Mondiale dell'Albero organizziamo un festival con attività di sensibilizzazione ma anche eventi e musica, per parlare di natura divertendosi.

Fare volontariato poi ti porta a far rete, a conoscere altra gente che come te crede nel buono di questo mondo e allora capisci che quello che fai ha un obiettivo condiviso.

Io personalmente grazie alla mia associazione e al Csv Marche ho vissuto alcune esperienze per me molto significative. La prima che mi ha messo particolarmente alla prova è stata quella di rappresentare tutte le associazioni ambientaliste marchigiane all'interno del Direttivo del Parco del Conero (sono stato tra i più giovani in Italia a farne parte), un'esperienza molto intensa (e a volte anche un po' snervante!) poi la Pre-COP a Milano in cui mi sono confrontato con ragazzi di tutta Europa riguardo alla problematica della crisi climatica cercando anche di dare soluzioni ai politici che, ahimè, spesso non ci ascoltano.


E poi l'esperienza di Bergamo Capitale italiana del Volontariato 2022. Quest'ultima è stata per me tante cose: abbiamo operato, in occasione della due giorni dedicata ai giovani, attraverso metodi di formazione non formali, uno su tutti il "working cafè" e ci siamo divisi in tanti tavoli di lavoro. Questo mi ha permesso di conoscere altre realtà diverse, più piccole e che fanno tante cose differenti dalla mia ma che come me donano una parte del loro tempo per rendere il mondo un po' migliore. Ne sono uscito con tante idee, tante conoscenze trasversali e anche con nuovi orizzonti.

Emiliano Stazio

Il mio consiglio caro lettore è di provarci. In fondo fare volontariato è un dono, un dono al mondo per cambiarlo in meglio ed essere parte attiva di quel cambiamento