ROMA - È ufficiale: nel 2024 la città di Trento sarà la Capitale europea del volontariato. L’annuncio da parte di Cev - Centre for European Volunteering è giunto il 10 dicembre scorso a Danzica, la città che ha ottenuto questo riconoscimento per il 2022 e che ha ospitato la cerimonia di proclamazione alla quale hanno partecipato oltre alle delegazioni delle due città in corsa per l’assegnazione del titolo, Trento e Leopoli, anche i rappresentanti di Berlino, capitale nel 2021, e di Trondheim (Norvegia), che sarà capitale del volontariato nel 2023.
Dopo Padova, un’altra città italiana avrà l’occasione di dimostrare il valore e l’impegno degli oltre 5 milioni di cittadini e cittadine che ogni giorno sono impegnati in attività solidali, a beneficio della propria comunità in tanti modi diversi.
“Nella scelta di Trento come Capitale Europea del Volontariato 2024 – si legge nella motivazione – la giuria ne ha rilevato l'eccezionale credibilità nell’essere la Capitale europea del volontariato 2024 e sottolinea che la città è un candidato eccellente e ha ottenuto un punteggio molto alto per tutti i criteri richiesti, basati sul documento Blueprint for Volunteering 2030 (BEV2030)”. “Il video – si legge ancora - ha catturato in modo succinto così tante qualità, valori e spirito di volontariato in città che possono essere di esempio in Europa”.
Giorgio Casagranda, presidente del Csv che ha sostenuto la candidatura della città al fianco dell'amministrazione comunale, intervenendo in Polonia ha espresso grande soddisfazione e si è augurato che la nomina “sia una grande occasione non solo per la città capoluogo, ma per tutto il Trentino, da sempre terra in cui la solidarietà, l’impegno per gli altri e l’autentico senso di cittadinanza hanno radici antiche e robuste nell’attitudine ad autogovernarsi”. Ha ringraziato poi, oltre allo staff del Csv e del Comune, anche il supporto garantito da CSVnet.
Non si sono fatti attendere i complimenti della presidente Chiara Tommasini a parte di tutti i Centri di servizio d'Italia: “Tutto il sistema dei Csv è pronto a collaborare per valorizzare la ricchezza del volontariato trentino quale modello capace di ispirare e incoraggiare le città europee nell'attuare politiche che facilitino la cittadinanza attiva e la solidarietà. – ha detto la presidente - Rivolgiamo tutto il nostro sostegno anche ai cittadini di Leopoli che hanno comunque vinto la sfida più grande, quella di rendere la propria città un approdo solidale e accogliente per tanti concittadini in fuga dai bombardamenti".
“È stato un onore competere con Leopoli, una città che in questi mesi con grande generosità è stata in prima linea nell’accoglienza ai profughi della guerra – ha dichiarato il sindaco di Trento Franco Ianeselli -. Il legame che si è creato con Leopoli è per noi un germoglio prezioso: lo coltiveremo insieme per costruire, come ha detto il sindaco Andriy Sadovyy, un ponte di pace tra le due città e per coinvolgere il nostro volontariato in una nuova avventura solidale con il popolo ucraino”. Infine, Ianeselli ha ricordato l’impegno di tutta la città di Trento: “La candidatura è stata costruita insieme, attraverso un percorso partecipato e quindi è il frutto di un volontariato attivo, che dimostra che quando le istituzioni e la società civile collaborano insieme si raggiungono grandi risultati”.
A Trento una persona su 5 fa volontariato e in città sono attive circa 660 associazioni in cui le volontarie e i volontari sono impegnati nei diversi ambiti di intervento: dal sociale all’ambiente, passando attraverso le realtà di protezione civile, lo sport, la cultura, le organizzazioni che si occupano di educazione dei giovani e tanto altro.
Questo concorso, nato nel 2013, mira a promuovere il volontariato a livello locale, dando un riconoscimento alle città che supportano e rafforzano le partnership con i centri di volontariato e con le organizzazioni che coinvolgono i volontari e promuovono le loro attività e il loro impatto sul territorio. La finalità ultima è quella di spingere le città europee ad interrogarsi sul ruolo del volontariato per la comunità e di premiare le città che più esprimono i valori europei attraverso la promozione del volontariato e la sua pianificazione per il futuro.
*Di Alessia Ciccotti