ROMA - In occasione dell’ottava Giornata nazionale sulle dipendenze tecnologiche e il cyberbullismo, che si terrà a Siena il 30 novembre, l’Associazione nazionale
dipendenze tecnologiche e cyberbullismo e l’Accademia internazionale delle scienze forensi lanciano una raccolta firme per chiedere al Governo l’introduzione del patentino digitale obbligatorio e del divieto di utilizzo dello smartphone prima dei 13 anni.
L’iniziativa, promossa dal prof. Giuseppe Lavenia, presidente dell’associazione, e dalla dott.ssa Roberta Bruzzone, presidente dell'accademia, mira a regolamentare l’accesso al digitale, introducendo un percorso educativo per famiglie e ragazzi, che prevenga i rischi connessi a un uso precoce e non consapevole delle tecnologie.
La proposta si basa sulla necessità di dare applicazione concreta alle normative già esistenti, come il GDPR, che vieta ai minori di 13 anni l’accesso ai social network e a molte piattaforme online. “Proibire lo smartphone sotto i 13 anni - spiega Lavenia - non è una misura restrittiva fine a sé stessa, ma un modo per tutelare i ragazzi, rispettando le loro tappe evolutive e proteggendoli da contenuti e dinamiche che non sono pronti a gestire.” Questo divieto è pensato per consentire alle famiglie di avere il tempo necessario per guidare i propri figli verso un uso consapevole della tecnologia, evitando esposizioni precoci e rischi inutili.
La proposta introduce il patentino digitale obbligatorio, un percorso formativo da completare entro il 13° anno di età, prima di accedere a social, servizi di messaggistica e giochi online. Il percorso, gestito da scuole o enti accreditati, prevede:
• educazione di ragazzi e genitori a un uso sano e consapevole dei dispositivi digitali
• prevenzione di fenomeni come dipendenze tecnologiche, cyberbullismo e isolamento sociale
• rilascio di una certificazione che attesti la partecipazione al percorso, rendendo l’accesso alla tecnologia graduale e responsabile
“Le tecnologie digitali - sottolinea Bruzzone - possono amplificare fragilità già presenti, favorendo fenomeni come il cyberbullismo e l’isolamento sociale. Un patto di responsabilità tra genitori e figli è indispensabile per prevenire questi rischi e guidare i giovani verso un utilizzo positivo e sicuro degli strumenti digitali.”
La raccolta firme è aperta a tutti coloro che credono nella necessità di un’educazione digitale consapevole e nella protezione dei minori da rischi evitabili. L’obiettivo è chiaro: garantire ai giovani un accesso guidato e sicuro al digitale, nel rispetto delle leggi già esistenti. Non si tratta di vietare la tecnologia, ma di educare a usarla. Non si tratta di limitare, ma di proteggere.
Firma qui la petizione.