Il 3 ottobre del CSV Marche, memoria e riflessione da Lampedusa a Trento

Città: LAMPEDUSA (Ag) - Venerdì, 18 Ottobre 2019 Scritto da

Per il 6° anniversario del naufragio costato la vita a 368 migranti, CSV Marche si è recato nell’Isola per le cerimonie organizzate dal Comune di Lampedusa, capofila del progetto europeo Snapshots From the Borders, che per il 3 ottobre ha promosso molteplici eventi in contemporanea. Testimonianze di impegno e solidarietà anche a Trento, in parallelo, nella conferenza nazionale di CSVnet

LAMPEDUSA (Ag) - Nessuno mai potrà più dimenticare il 3 ottobre, quando prima del sorgere del sole, quel mattino del 2013 andò a fondo, a poche miglia da Lampedusa, una disastrata imbarcazione partita dalle coste libiche, portandosi via la vita di 368 persone.  Incontri, veglie, marce, deposizioni di corone, monumenti e targhe dedicate alla vittime, momenti di riflessione densi, sul senso della memoria e anche sul significato d’Europa, hanno scandito la data del 3 ottobre. Una ricorrenza voluta e organizzata dal Comune di Lampedusa e Linosa, ente capofila di “Snapshots from the Borders”, progetto europeo che coinvolge 19 enti territoriali di frontiera di 16 paesi e 17 associazioni ed organizzazioni della società civile, allo scopo di aumentare consapevolezza e comprensione critica sull’interdipendenza globale delle cause dei flussi migratori e favorire il coordinamento tra i territori europei di confine.

CSV Marche e Comune di Pesaro sono i partner del progetto per le Marche e le delegazioni dei due enti si sono recate a Lampedusa già il giorno prima del 3 ottobre, per un incontro fra municipalità che è parte della stessa strategia di rete del progetto. Nell’occasione, il vicesindaco Daniele Vimini ha donato al sindaco di Lampedusa Totò Martello una copia anastatica di "La Petite Messe Solennelle", ultima composizione di Gioachino Rossini, “in segno di stima e amicizia fra la città di Pesaro assieme alle sue più prestigiose Istituzioni Culturali, Rossini Opera Festival e Fondazione Rossini, e la città di Lampedusa – come scritto nella lettera che accompagna il dono –  Abbiamo ritenuto che questa opera potesse bene interpretare i valori che Lampedusa e la sua comunità incarnano, sia in senso laico che spirituale, per l’umanità intera”. Vimini ha portato i saluti del sindaco Matteo Ricci, impegnato in concomitanza a Roma al Festival delle città e delle autonomie locali. La delegazione di CSV Marche invece era composta da Valeria Bochi e Gianluca Frattani del team progettazione europea; infatti il presidente del CSV Marche Simone Bucchi negli stessi giorni si trovava a Trento, per la conferenza nazionale di CSVnet  (Associazione dei CSV italiani), che il 3 ottobre si è aperta proprio con la marcia in memoria delle vittime dell’immigrazione organizzata dal Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza).

E sempre a Trento, nella riunione plenaria della conferenza, a sottolineare la comunanza di attenzione e sensibilità sul tema dei migranti,  è stato trasmesso un video messaggio del Sindaco Martello: un richiamo al bisogno di umanità e solidarietà per una zona di frontiera come Lampedusa, chiamata dal dovere etico a garantire soccorso in mare. Martello nel videomessaggio ha contestualmente ringraziato CSVnet per il sostegno alla petizione di Snapshots From The Borders, che chiede alle istituzioni europee di riconoscere il 3 ottobre come "Giornata europea della Memoria e dell’Accoglienza", atto di richiamo a politiche migratorie comunitarie più umane, solidali e di responsabilità condivise.  (La petizione è on line su https://you.wemove.eu/campaigns/3-ottobre) . Al video è seguito un dono, la maglietta con la scritta #Iosonopescatore che il Sindaco ha recapitato al presidente di CSVnet Stefano Tabò, tramite la delegazione di CSV Marche volata da Lampedusa a Trento, per partecipare alla conferenza “La follia dei volontari”.

Il 3 ottobre 2019 di Lampedusa è iniziato alle 3,30 del mattino quando in piazza Piave si è tenuta la cerimonia notturna, poco prima dell’ora del naufragio, avvenuto alle 5, quando sei anni fa persero la vita 368 fra donne, bambini e uomini, di questi 360 erano eritrei in fuga dal regime dittatoriale di Aferwerki. Il loro barcone, stipato oltre misura da 500 persone, prese fuoco quando ormai la Spiaggia dei conigli era visibile nei primi chiarori che precedono l’alba, e nel panico causato dall’incendio lo scafo si rovesciò su un lato. Fra le strade dell’Isola la notte della ricorrenza  è stato inaugurato il Memoriale  “Nuova Speranza”, opera voluta ed ideata da Vito Fiorino con il supporto di “Gariwo – Consorzio per la Foresta dei Giusti – Milano” e dell’architetto Gaia Rossi. La giornata è continuata alle 9, con la marcia da Piazza Castello fino alla Porta di Europa, il monumento del maestro Mimmo Paladino dedicato ai morti nella traversata del Mediterraneo. È stato un momento di raccoglimento, coi superstiti del naufragio, gli studenti e le comunità rappresentanti delle Istituzioni, della Chiesa, delle Forze dell’Ordine, delle associazioni. Poi si è saliti a bordo dei pescherecci, per prendere il largo e andare a deporre in mare le corone di fiori, nello specchio d’acqua dove sei anni fa è avvenuto il naufragio. Al ritorno in Piazza Piave è stata scoperta la targa, dedicata ai “Giusti”.

Quella di Lampedusa, non è stata l’unica giornata di ricorrenza. La rete di Snapshots From The Borders per il 3 ottobre ha organizzato una serie di eventi in 29 capitali e città europee, i Capital Events, appuntamenti culturali, proiezione di documentari, dibattiti, mostre,flash-mob, concerti. Una mobilitazione pensata per sensibilizzare i cittadini sui temi della migrazione, la sua realtà e le sue dinamiche, oltre la narrazione spesso strumentale e superficiale veicolata dai canali mainstream.