MONTEMARCIANO (An) - È stato presentato domenica 6 giugno a Recanati, il progetto di cooperazione “CI. TE.N.G.O.” presso l’azienda agricola "Savoretti Massimiliano", nonché capofila del progetto.
Promuovere un’economia, un mercato sociale e misure che stimolino l’impiego di prodotti agricoli derivanti dall’agricoltura sociale, favorendo quindi il collocamento lavorativo di soggetti esposti a maggiore fragilità sociale. Sono questi alcuni degli obiettivi del progetto “CI. TE.N.G.O.- CIbo sano e cura del TErritorio: una Nuova Gestione Organizzativa” approvato dal PSR marche 2014-2020 e che vede coinvolta l’azienda agricola Agricola Savoretti Massimiliano come capofila di progetto, la rete di 4 Comuni: Castelfidardo, Loreto, Osimo, Recanati e la collaborazione dello IAL Marche, del Centro dell’Impiego di Ancona e di Legambiente Marche.
“Questo progetto è un primo ed importante passo verso l’implementazione di un’economia maggiormente sostenibile e soprattutto inclusiva – ha dichiarato Massimiliano Savoretti, titolare dell’azienda agricola Savoretti -. La rete dei partner è indispensabile perché ci permetterà di capire al meglio i soggetti più idonei da includere all’interno del progetto, identificando ovviamente le mansioni più idonee. Vogliamo offrire la possibilità di fare esperienze socio-lavorative ad un ampio numero di utenze (es: nuove povertà, immigrazione, disabilità, minori a rischio di abbandono) che ovviamente andranno selezionati dagli enti preposti.”
Il progetto avrà durata di due anni, ed è stato presentato presso l’azienda Agricola Savoretti, dove sono stati illustrati gli obiettivi e sono stati presentati tutti i partner di progetto.
“È fondamentale per la riuscita del progetto, che ambiente e sociale vadano avanti di pari passo – conclude Massimiliano Savoretti – la sostenibilità deve essere applicata in entrambi campi e l’obiettivo finale del progetto è proprio questo. Inoltre, l’inserimento lavorativo di soggetti fragili permetterà a quest’ultimi di acquisire competenze utili anche per il loro futuro.”
Fonte: Ufficio stampa Legambiente Marche