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Persone vicino alle tende
© Foto in copertina di Romolo Maddaleni, progetto FIAF-CSVnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano"

Polizze catastrofali, l’obbligo vale anche per il Terzo settore?

19 Marzo 2025
Città: ROMA

(da Cantiere Terzo settore) – Le nuove disposizioni riguardano solo i soggetti iscritti al registro delle imprese. Sono esclusi gli enti iscritti al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (Rea)

Il recente decreto ministeriale n. 18 del 27 febbraio 2025 (attuativo della L 213/2024 art. 1 commi 101-112) introduce importanti novità nel settore delle polizze assicurative contro le catastrofi naturali. Questo provvedimento normativo mira a rafforzare la copertura assicurativa per eventi calamitosi, stabilendo criteri chiari e strumenti operativi per la gestione dei rischi legati a fenomeni naturali straordinari.

L’obiettivo principale del decreto è incentivare la stipula di polizze assicurative per coprire danni derivanti da eventi catastrofali quali alluvioni, inondazioni e esondazioni, sismi e frane.

I soggetti interessati al provvedimento sono le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel registro delle imprese ai sensi dell’articolo 2188 del codice civile. Vi rientrano quindi anche le cooperative sociali e le imprese sociali.

Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole e quelle i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione. Non rientrano fra i soggetti interessati quelli che sono solo iscritti al Rea (Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative). Pertanto associazioni o Onlus che non sono iscritti al Rea non sono tenute all’obbligo. Va in ogni caso tenuto presente – per completezza di informazione – che spesso questa tipologia di copertura sia richiesta da enti pubblici a enti del Terzo settore in occasione di concessione di beni pubblici (sedi associative, centri riabilitativi, etc.).

Il decreto disciplina diversi aspetti: le modalità di stipula delle polizze assicurative per privati e imprese; i requisiti minimi per la copertura del rischio catastrofale; gli incentivi fiscali per chi aderisce alle polizze; il ruolo dello Stato e degli enti assicurativi nella gestione del rischio.

Una delle principali innovazioni introdotte dal decreto riguarda gli obblighi per alcune categorie di soggetti, in particolare le imprese e i proprietari di immobili situati in aree ad alto rischio saranno incentivati a sottoscrivere polizze specifiche. Sono inoltre previsti sgravi fiscali e contributi per chi stipula una polizza catastrofale.

Il rifiuto o l’elusione dell’obbligo a contrarre da parte delle imprese di assicurazione è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100.000 a euro 500.000.

*Di Massimo Novarino

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