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Le principali scadenze per gli enti del Terzo settore nel 2025
(da Cantiere Terzo settore) – Per gli enti del Terzo settore (Ets) il “Save the date” del 2025 con gli adempimenti fiscali e amministrativi si semplifica grazie all’utile lavoro svolto da CSVnet Lombardia, in collaborazione con il Caf Acli di Milano. In occasione del webinar “Adempimenti fiscali 2025: come orientarsi” dello scorso gennaio rivolto agli enti del Terzo settore lombardi, infatti, sono state presentate una serie di slide e un documento scaricabile che raccoglie le principali scadenze di quest’anno, come riportate di seguito.
Enti che per lo svolgimento delle proprie attività dispongono di collaboratori occasionali, professionisti e lavoratori
Ecco un promemoria per gli enti non profit e gli Ets con collaboratori occasionali, professionisti e lavoratori.
Versamento delle ritenute, se dovute (il pagamento è a carico dell’ente): la scadenza è fissata entro il 16 di ogni mese e riguarda i redditi di lavoro dipendente, autonomo, occasionali, pagati nel mese precedente. Si ricorda che nel mese di agosto la scadenza slitta al giorno 20;
Certificazioni uniche (Cu): l’elaborazione e il successivo invio delle Certificazioni Uniche (Cu) al fisco per gli importi corrisposti nel precedente anno vanno effettuati entro il 17 marzo. Entro lo stesso termine dovrà essere consegnata a dipendenti, autonomi con partita Iva con o senza applicazione di ritenuta e lavoratori autonomi occasionali senza partita Iva; fanno eccezione le Cu contenenti redditi esenti da imposta o quelli contenenti dati non necessari alla predisposizione della dichiarazione precompilata, per cui il termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è previsto per il 31 ottobre;
Irap: la scadenza per il saldo del 1° acconto dell’anno precedente è fissata al 30 giugno; per il 2° o unico acconto, invece, è possibile procedere entro il 1° dicembre. La dichiarazione (se soggetti) deve essere inviata entro il 30 settembre (per avere un quadro delle esenzioni regionali e delle province autonome è utile consultare l’articolo Il Terzo settore paga l’Irap più delle imprese);
Modello 770, ossia una dichiarazione contenente il riepilogo delle relative ritenute operate e della data di versamento delle stesse: il termine di presentazione del modello per i sostituti d’imposta che hanno pagato ritenute a dipendenti, lavoratori autonomi e occasionali nel corso dell’anno precedente è fissato al 31 ottobre;
Ires: l’imposta va pagata entro il 1° dicembre.
Enti con partita Iva
Per gli enti non profit e gli Ets che dispongono di partita Iva ci sono specifici adempimenti. Eccoli.
- Iva: la liquidazione trimestrale, se dovuta: i soggetti sottoposti al regime 398/91 devono versare entro il 16 maggiole quote relative al primo trimestre, entro il 20 agosto quelle del secondo trimestre, entro il 17 novembre quelle del terzo trimestre ed entro il 16 febbraio dell’anno successivo quelle del quarto trimestre;
- Elaborazione del modello dei redditi Enc: la scadenza per l’invio telematico della dichiarazione dei redditi Enc è fissata al 30 settembre
- Irap (se dovuta): si ricorda che deve essere elaborato il modello e che l’invio della dichiarazione è fissata al 30 settembre. Il saldo dell’anno precedente e il 1° acconto dell’anno corrente deve essere fatto entro il 31 luglio (con maggiorazioni), quello del 2° acconto o di un unico acconto dell’anno corrente entro il 1° dicembre.
- La compilazione del registro prospetto riepilogativo minori.
- L’obbligo di fatturazione elettronica (per saperne di più è utile consultare l’articolo “Obbligo di fatturazione elettronica per il non profit”).
Si ricorda che dal 1° gennaio 2026 per gli enti associativi è previsto il passaggio dal regime da esclusione a esenzione per chi fa attività verso corrispettivo anche agli associati.
Infine, si segnala che per il pagamento delle imposte e l’invio della dichiarazione è necessario verificare sempre l’anno associativo riportato nello statuto.
Rendiconti e bilanci
Per la gestione del bilancio (o del rendiconto, a seconda dei casi) gli enti del Terzo settore devono tenere un registro, dove annotare i “flussi di cassa” cioè le movimentazioni di cassa e banca, entrate e uscite.
L’obbligo è quello di redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto finanziario gestionale, con l’indicazione, dei proventi e degli oneri, dell’ente, e dalla relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l’andamento economico e finanziario dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie.
Si ricorda che il bilancio degli enti del Terzo settore, privi di personalità giuridica, con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate non superiori a 300.000 euro può essere redatto nella forma del rendiconto per cassa. Con il Decreto semplificazioni è stata introdotta la possibilità per gli Ets con ricavi, rendite, proventi o entrate non superiori a 60.000 euro, di presentate il rendiconto per cassa con le entrate e le uscite in forma aggregata (in attesa di indicazioni conseguenti alla nuova disposizione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali).
Considerando che le scadenze sono soggette ai singoli regolamenti statutari, il consiglio direttivo deve predisporre i documenti entro il 30 aprile, se l’anno associativo coincide con l’anno solare, oppure a 4 mesi dalla chiusura dell’anno associativo (e comunque se non disposto diversamente dal proprio statuto).
È importante specificare che i documenti devono essere redatti in conformità alla modulistica definita con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Sulla redazione del rendiconto per cassa è possibile consultare il vademecum “Il rendiconto per cassa degli enti del Terzo settore”.
Variazione dei dati
Sia gli enti non profit che gli enti del Terzo settore, ai fini della posizione fiscale, nel caso in cui cambi il presidente, la sede o deliberino di chiudere l’associazione devono:
- redigere il verbale del direttivo o di assemblea dei soci dove si evince la necessità di variare i dati dell’associazione
- comunicare telematicamente tramite intermediario le variazioni compilando modello AA5/6 o modello AA7/10: l’inoltro deve avvenire entro e non oltre 30 giorni dalla data del verbale per i dati contenuti nel certificato di attribuzione del codice fiscale e/o della partita Iva. Entro 30 giorni dalla modifica di una delle informazioni contenute nel Runts, gli Ets devono provvedere alla presentazione dell’istanza.
Si ricorda, infatti, che per gli Ets, ai fini dell’iscrizione al Runts per la variazione delle informazioni sui dati anagrafici, sugli organi sociali e la struttura, sulla forma giuridica e le attività è necessario presentare istanza al Runts nell’apposita piattaforma.
Maggiori informazioni su come procedere alla variazione dei dati sul Runts nella sezione “Guida all’uso del registro unico nazionale del Terzo settore”.
Erogazioni liberali
Gli enti del Terzo settore possono ricevere erogazioni liberali, al fine di sostenere la loro azione sociale. Per questo motivo le erogazioni liberali consentono di ottenere, in favore di chi le effettua, con modalità tracciata, detrazioni e deduzioni fiscali.
L’obbligo di comunicare le erogazioni telematicamente all’Agenzia delle entrate scatta solo per gli enti del Terzo settore e le Onlus che nel 2024 abbiano registrato entrate superiori a 220.000 euro e il termine ultimo è il 17 marzo. Per gli altri enti ad oggi è la comunicazione è opzionale.
5 per mille
Gli enti del Terzo settore possono accedere al riparto del 5 per mille se all’interno della piattaforma del Runts, hanno flaggato la specifica voce e hanno indicato il proprio iban, direttamente in istanza. Le Onlus potranno essere destinatarie del 5 per mille anche per l’anno 2025: ad oggi le Onlus iscritte alla relativa anagrafe alla data del 22 novembre 2021 possono accedere al 5 per mille.
Le scadenze previste per gli Ets sono:
- 10 aprile 2025: termine per gli Ets per effettuare l’accreditamento all’elenco permanente del 5 per mille; oppure 30 settembre 2025 con versamento di una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115);
- 20 aprile 2025: termine entro cui viene pubblicato l’elenco provvisorio degli enti iscritti al 5 per mille;
- 30 aprile 2025: termine entro cui è possibile richiedere la correzione dei dati;
- 10 maggio 2025: termine ultimo per la pubblicazione dell’elenco degli iscritti definitivo
Per quanto riguarda le Onlus, è possibile accedere al riparto del 5 per mille fino al 31 dicembre 2025.
Per maggiori informazioni è possibile consultare lo specifico vademecum a questo link.
Modello Eas
Si tratta di un modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali relativo agli enti non commerciali di tipo associativo che va inviato telematicamente all’Agenzia delle entrate (a esclusione degli enti del Terzo settore di tipo associativo). Il primo invio deve essere fatto entro 60 giorni dalla costituzione dell’ente ed entro il 31 marzo nel caso in cui nell’anno precedente siano avvenute variazioni nei dati precedentemente comunicati.
Pubblicazione contributi pubblici
Gli enti (associazioni, fondazioni, Onlus) che nel corso dell’esercizio abbiano ricevuto contributi pubblici per un importo pari o superiore a 10.000 euro, devono pubblicare annualmente sul proprio sito, o analogo portale digitale, o della rete associativa alla quale l’ente aderisce, l’elenco dei contributi ricevuti da enti pubblici (legge 124/2017). La scadenza è fissata al 30 giugno di ogni anno.
L’elenco dei contributi ricevuti da enti pubblici deve contenere espressa indicazione di:
- denominazione e codice fiscale dell’ente ricevente;
- denominazione dell’ente pubblico erogante;
- importo del contributo;
- data dell’incasso;
- causale del contributo.
A questo link, un formulario di schema per il rendiconto dei contributi pubblici L. 124/17.
Qui le slide
Qui lo scadenziario
*di Lara Esposito