
Avis provinciale di Ancona in assemblea: “Donatori risorsa per la società”
Questo il refrain dell’’Assemblea provinciale Avis, nel corso della quale, dopo il Saluto delle Autorità, importantissima la collaborazione ed il sostegno assicurato dal presidente del Consiglio Regionale, Dino Latini, hanno assunto rilievo le Relazioni Zonali, del Gruppo Giovani, del Consiglio Direttivo e di missione, oltre la nomina delegati all’Assemblea Avis Regionale Marche (13 aprile 2025), dei candidati per rinnovo Consiglio Regionale Marche, strutture Avis Nazionale e incarichi quadriennio 2025-2028.
In sintesi, dai dati e dagli interventi coordinati dal presidente Romano Zenobi, quelli del sindaco di Chiaravalle Cristina Micucci, del presidente Avis Simone Solustri, del Gruppo Giovani, Michele Ferretti e del presidente ed il vice regionale Avis, Daniele Ragnetti e Maria Gianuario, risulta che nel 2024 l’AVIS, in provincia di Ancona, ha raggiunto 19.488 soci, di cui 19.219 donatori attivi con 1.454 nuovi iscritti e 1.773 depennati per abbandoni, limiti di età o patologie varie, registrando un leggero calo numerico rispetto all’anno precedente.
Nello stesso periodo sono state raccolte complessivamente 34.488 unità di sangue: 23.962 di sangue intero, 10.357 di plasma e 169 di aferesi, in leggera crescita rispetto al 2023 nonostante il pesante calo nella zonale di Ancona, a causa di difficoltà nella raccolta per carenza infermieri, compensato dalla maggiore affluenza di donatori negli altri Centri Trasfusionali della Provincia.
“Comunque – ha sottolineato Zenobi, in scadenza di mandato – come negli anni precedenti la nostra Provincia ha contribuito ad assicurare l’autosufficienza di sangue nelle Marche e ad aiutare alcune Regioni in difficoltà. Quindi nel 2024 siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi assegnati ed ora dobbiamo impegnare per centrare quelli fissati per il 2025 che prevedono aumento dei donatori sino a 20.000 e raggiungimento di 102/105.000 unità di sangue a livello regionale e 35.000 nella nostra Provincia, con l’aumento del plasma rispetto al sangue intero. Ci mobiliteremo, quindi, per motivare gradualmente i donatori, ed in particolare quelli appartenenti ai gruppi sanguigni meno richiesti, ad orientarsi verso la donazione di plasma in vista di chiamate per gruppo sanguigno, che ci devono trovare anche pronti a donare di più, se e quando serve, per contribuire alla solidarietà nazionale ed a scelte legate ad eventuali problematiche eccezionali”.
Pertanto, gli appunti e la conseguente missiva alla Regione, alle Ast, attraverso il Dipartimento Interaziendale Regionale Medicina Trasfusionale (DIRMT) avrà come temi “l’uniformità nei criteri per la raccolta sangue, per la tutela sanitaria dei donatori attivi, per il riconoscimento rapido (non più di 30 gg.) degli aspiranti nuovi donatori e per il ristoro post donazione; maggiore autonomia e più competenze specifiche al DIRMT, magari attribuendogli la qualifica di servizio regionale per un’unica medicina trasfusionale e la gestione del personale sanitario con possibilità di mobilità automatica tra le varie AST; potenziamento ed organizzazione funzionale del centro unico regionale di lavorazione sangue di Torrette, con orari flessibili e comunque adeguati e compatibili per il ricevimento delle sacche; adeguamento del personale sanitario nei Centri Trasfusionali ed aumento delle sedute di raccolta sangue, laddove necessario, anche in collaborazione con l’AVIS per far fronte alle carenze attuali e soddisfare le richieste di donazione” con la chiosa finale sempre reiterata nell’assise Avisina: “Chiediamo con forza il potenziamento del Dipartimento, DIRMT, quale organo regionale deputato a coordinare la medicina trasfusionale a risolvere in fretta quanto serve e viene richiesto”.
Fonte: Ufficio stampa Avis provinciale di Ancona