Adelmo e gli altri, le fotografie degli omosessuali al confine in Lucania
La mostra ricostruisce le vicissitudini che portarono un nutrito numero di omosessuali a scontare la pena del confino nei paesi del Materano e i rapporti che vi stabilirono con le popolazioni. Con questa mostra ci si propone di far conoscere una specifica realtà, per troppo tempo ignorata volutamente, a un vasto pubblico e, in particolare, alle nuove generazioni.
L’esposizione “Adelmo e gli altri. Omosessuali al confino in Lucania” si tiene Presso Spazio Bianco, Via Zongo 45 – Pesaro. L’inaugurazione è il 18 febbraio.
È un progetto di: A.Ge.D.O. Torino OdV – Associazione di Genitori, parenti e amici di persone LGBT, in collaborazione con Comune di Pesaro – Agedo Torino – Anpi – Arcigay , Agora’ – Marche Pride
Il fenomeno del confino fascista è stato finora trattato principalmente in relazione a quanti vi furono condannati per motivi politici e, solo di recente, studi e ricerche hanno cominciato a esplorare quanto accadeva ai cosiddetti confinati comuni.
Particolarmente interessante si è rivelato l’approccio mirato a far luce sulla questione, in base alle particolari categorie di soggetti (zingari, mafiosi, camorristi, prostitute, abortisti, ecc.), che vi incorsero.
La mostra foto-documentaria che qui si propone, ricostruisce le vicissitudini che portarono un nutrito numero di omosessuali, provenienti da tutta Italia, a scontare la pena del confino nei più isolati paesi del Materano, in Lucania, e i rapporti che vi stabilirono con le popolazioni.
Prevista, come l’evento collaterale, la presentazione del libro: “Un educatore ad Auschwitz, una storia dimenticata: l’omocausto” con l’autore Carlo Scovino sarà presente – A cura di Amnesty International
22 febbraio, ore 17.30 – Biblioteca San Giovanni